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Tarantula Hearts
Melvins


Pur non essendo grandi fan del genere (i classificatori lo chiamano "sludge metal", dove sludge è il liquame fangoso) e conoscendo i Melvins in forma derivata per le influenze che hanno esercitato nella scena grunge di Seattle (Nirvana in primis, con l'amicizia e ammirazione di Kurt Cobain) il loro ascolto risulta sempre spiazzante. Perchè al di là delle etichette di genere riescono sempre a stupire con improvvise deviazioni, invenzioni e contaminazioni che rendono la loro quarantennale produzione assolutamente originale. Siamo dalle parti del metal, del punk, dei riff di chitarra dissonanti, doppia batteria implacabile, Ma nella loro lucida follia riescono ad inserire scarti che rendono la loro musica impazzita capace di stupire anche chi non ama particolarmente il genere. Non un ascolto da tutti i giorni, ma per momenti di lucida follia. E cosa di più punk che far girare una foto (fake) di Taylor Swift con in mano il loro album?
Come ha detto un recensore (https://www.impattosonoro.it/2023/07/06/speciali/retrospettive/the-melvins-arte-escapismo-40-anni-fuga-dalla-prigione-normalita/) "L'unica certezza che i Melvins ci hanno donato è che non tutto è merce, non tutto stinge e non tutte le band storiche diventano patetiche ombre di se stesse"