Malgrado i quindici anni necessari alla creazione di questo
Black Messiah, D'Angelo ha compiuto un miracolo di equilibrio. I pezzi sono infatti, inevitabilmente, molto "prodotti", ma con un senso finale di "jam session tra amici" ispiratissimi che accompagna piacevolmente l'ascolto dell'album e ne è una delle cifre principali.
Il precedente album, Voodoo, è dalla sua uscita nel 2000 oggetto di un seguito fedele, dunque l'attesa per la nuova uscita era grande: possiamo senza dubbio dire che non è andata delusa e che già da subito si è segnalato come uno dei prodotti migliori del 2015.
D'Angelo ha evidenti numi tutelari, che l'hanno ispirato nella composizione e nella produzione di questo lavoro (Prince, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Lauryn Hill, The Roots...), e non lo nasconde, ma riesce a suonare autentico e necessario in ogni traccia.
Un lavoro senza punti deboli o cadute, unitario nell'ispirazione; disco da ascolto in cuffia ma che vi farà muovere l'anca più di una volta, ricco di spunti originalissimi, sorprendente negli arrangiamenti, Black Messiah merita uno spazio nel vostro scaffale black.
TRACKLIST
1. Ain't That Easy – 4:49
2. 1,000 Deaths – 5:49
3. The Charade – 3:20
4. Sugah Daddy – 5:02
5. Really Love – 5:44
6. Back to the Future Part 1 – 5:22
7. Till It's Done (Tutu) – 3:51
8. Prayer – 4:33
9. Betray My Heart – 5:55
10. The Door – 3:08
11. Back to the Future Part 2 – 2:24
12. Another Life – 5:58