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Fearless Movement
Kamasi Washington


Nel 2015 "Pimp a Butterfly" di Kendrick Lamar innova in modo radicale la scena del rap, ma parte essenziale del suo approccio innovativo sta nelle tessiture jazz che il sassofono di Kamasi Washington fanno da contrappunto ai suoi versi. E le molte collaborazioni del sassofonista americano (certo, ci sono i jazzisti veri, Wayne Shorter. Mc Coy Tyner, Freddie Hubbard, Stanley Clark, ma poi Quincy Jones, Lauren Hill, Chaka Khan, Snoop Dog, ecc.) e il suo album "The Epic" sempre del 2015 hanno fatto di Washington una figura eclettica e ibrida centrale nell'allargamento della scena jazz a nuove idee e nuovo pubblico. Il suo "Fearless movements" è di nuovo una mistura di generi e di approcci solidamente tenuti assieme dal suo sassofono molto Coltraniano. Recupera il funk mescolandosi con George Clinton (Parliament Funkadelic), il rap con l'amico Thundercat, l'apertura new age con Andrè3000, per finire con un brano dal titolo "Prologue" sorprendente cover di "Prologue (Tango Apasionado)" di Astor Piazzolla. I puristi del jazz storcono il naso o si dichiarano annoiati, ma non stiamo a ripetere quante volte lo hanno fatto ogni volta che si vedevano aperture aperture a generi e approcci diversi (che talvolta hanno segnato svolte creative fondamentali). Forse "Fearless movements" non è più originale e creativo come i suoi dischi precedenti, ma rimane un approccio di assoluto fascino e di grande godibilità. E se volete chiamarlo "easy listening", per noi va bene lo stesso.
Il 4 Ottobre Kamasi Washington è in concerto all'Alcatraz di Milano,