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WE
Arcade Fire


Fin dal loro esordio nel 2004 con il loro album "Funeral" gli Arcade Fire si sono imposti come una delle band di rock indie/alternative di punta, mescolando generi e sonorità acustiche, elettriche ed elettroniche in un mix originalissimo, rimanendo sempre una delle band più acclamate dalla critica, pur nel loro percorso non sempre lineare.
Il loro ultimo album è intitolato come la prima persona plurale "We" (riferimento esplicito all'omonimo romanzo distopico scritto tra il 1919 e il 1921 dal russo Evgenij Zamjatin, censurato in Unione Sovietica e recensito da Orwell che trarrà molti spunti per il suo "1984"), E' un concept diviso in due parti, derivante dalle tensioni provocate dal periodo pandemico, dalle problematiche sociali e personali che tutto il mondo sta vivendo, con una prima parte dedicata all'individuo, al suo stato di angoscia e spaesamento che si sublima nella seconda parte dedicato al "noi" con una apertura all'ottimismo, alla speranza nell'umanità e all'amore incondizionato verso i figli. Una sorta di percorso salvifico che supera la disperazione dell'io per trovare redenzione nel "noi" Musicalmente si traduce in un viaggio da suoni più artificiali ed elettronici a sonorità più organiche tipiche dei loro inizi, con chitarre acustiche e violini. Un percorso dal buio alla luce e alla speranza. Un disco che necessita (come suggerito dalla band stessa) di numerosi ascolti per essere apprezzato appieno.