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I sabotatori. The monkey wrench gang
Edward Abbey | Meridiano Zero
Sembra vederlo, Edward Abbey mentre scrive a
proposito dei suoi Sabotatori che "dovrebbero averlo tutti, un
hobby".
Un piccolo ghigno, visto che il passatempo in questione comprende
dighe fatte saltare per aria, bulldozer resi inutili, ponti
disintegrati e altre amenità più o meno esplosive.
L'argomento non è sicuramente una novità: già l'imperdibile Jim
Harrison in Un Buon Giorno Per Morire, aveva colto quelle
tensioni, un po' più in là del normale ecologismo, che le grandi
dighe, l'industria dell'energia e, più in generale, lo
sfruttamento delle risorse terrestre hanno sviluppato. Certo, I
Sabotatori sono molto più organizzati dello sghembo e paranoico
triangolo di Jim Harrison, ma l'obiettivo e l'orizzonte sono gli
stessi: sbatterci contro è un sogno, che porta subito a diventare
dei fuorilegge, pur con la certezza di essere nel giusto.
È la scelta della Monkey Wrench Gang di Edward Abbey: la squadra
dei Sabotatori è composita e sempre a rischio di combustione
interna (una donna e tre uomini), ma tutti sanno che il gioco
funziona meglio, insieme.