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Le canzoni di Woody Guthrie

Maurizio Bettelli | Feltrinelli

La figlia di Woody Guthrie, Nora, nella prefazione che apre questa bella selezione di traduzioni delle canzoni del padre cita una sua famosa invettiva: "Non sopporto le canzoni che ti fanno sentire inadeguato. Non sopporto le canzoni che ti fanno pensare di essere nato per perdere. Destinato a perdere. Non fanno bene a nessuno. Non fanno bene per niente". Le sue canzoni, da This Land Is Your Land (il vero inno americano) a This Train Is Bound For Glory (perfetta l'una e l'altra per cominciare e finire) sono state scritte e cantante per ricordare che esistono ancora parole e logiche che rispondono a dignità, solidarietà, rispetto, giustizia, pace e libertà. Se da Bob Dylan agli U2 e Steve Earle (passando per Billy Bragg e gli Wilco il cui lavoro nei due volumi di Mermaid Avenue viene giustamente e ampiamente ricordato), Woody Guthrie è diventato non soltanto una fonte d'ispirazione ma anche un'icona fondamentale lo si deve proprio a queste canzoni che Maurizio Bettelli ha tradotto, descritto e raccontato nelle folte note a pié di pagina con un'accorata passione. Suddividendole per tema (dai fuorilegge, argomento ben conosciuto per chi naviga qui dentro, a Sacco e Vanzetti), dalle tempeste di polvere a Tom Joad, dalle canzoni di lavoro a Ingrid Bergman, si ha un ritratto molto preciso e attento nel rimarcarne la pungente e dolorosa attualità. Un libro necessario.
 

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