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Petrolkiller
Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese | Feltrinelli
Altri libri di Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese: |
La strage. Piazza Fontana. Verità e memoria |
Il 2 novembre 2001 il tribunale di Venezia assolve
i dirigenti del Petrolchimico di Marghera da qualsiasi
resposabilità riguardante la morte o la malattia di operai esposti
al cloruro di vinile, una sostanza altamente cancerogena
utilizzata nella realizzazione dei polimeri, ovvero della
plastica.
Perché "il fatto non sussiste", recita testualmente la
sentenza. C'è qualcosa che il forbito linguaggio giudiziario
(arringhe e sentenza sono riportate in appendice) non riesce a
comunicare nella sua gelida precisione. È la sofferenza, il
dolore, l'incredulità di chi credendo di vivere del proprio
lavoro, alla fine ci è morto.
Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese a partire dall'indignazione
per la scandalosa sentenza del 2 novembre 2001, ricostruiscono la
storia, che è chimica e politica e sociale, del cloruro di vinile
e scoprono che già dall'inizio degli anni Settanta era nota, ai
principali gruppi chimici mondiali, la sua altissima pericolosità.
I documenti scoperti negli Stati Uniti (presumibilmente via
Internet), perché in Italia sono scomparsi, e allegati alle
appendici di questo libro (appena prima della sentenza) sono fin
troppo eloquenti. Così come è chiarissimo il percorso seguito da
Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese che sembrano voler dare voce
a chi non c'è più o a chi è rimasto solo, ma nello stesso tempo si
preoccupano di imbastire date, numeri, riscontri. Prove, in un
certo senso, quasi rifiutando il verdetto, convincendosi (e
convincendo il lettore) che altrimenti muore anche la giustizia,
muoiono anche le speranze.