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In a shade of blue
Eddie S. Glaude | Odoia
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l'accademico Eddie S. Glaude, professore di religione e studi
afroamericani, ha avuto la sfortuna di essere bruciato dagli
eventi. Fosse uscito a ridosso dell'elezione del primo
presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti, un
fatto di assoluta rilevanza sul piano umano e culturale, prima
ancora di quello politico, questo corposo (e non sempre
scorrevolissimo) trattato sull'identità nera avrebbe avuto ben
altro significato. Invece, come spesso capita agli studiosi,
Eddie S. Glaude ha anticipato i tempi di un anno (almeno)
sottolinenando i tratti salienti di una nuova e crescente
coscienza afroamericana. Il libro in sé è un patchwork di
critica letteraria storia, religione e politica, con un percorso
che richiede una lettura piuttosto articolata. Quello che
interessa, qui, è che anche un accademico di un certo tono, e in
un studio ambizioso, come In a Shade of Blue, non si dimentica
James Brown o Aretha Franklin e, appena può, riporta sempre
all'essenza dell'esperienza e della cultura afroamericana, il
blues. Basta ricordare, in questo senso, la splendida citazione
di Ralph Ellison: "Il blues è un impulso a tener vivi i
particolari e gli episodi dolorosi di un'esperienza brutale
nella propria coscienza dolente, per tastare la grana
frastagliata e per trascenderla, non attraverso la consolazione
della filosofia, ma ricavando da essa un lirismo quasi tragico,
quasi comico". Consigliato.