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L'occidentalizzazione del mondo
Serge Latouche | Bollati Boringhieri
Altri libri di Serge Latouche: |
Il pianeta dei naufraghi |
I
profeti sconfessati. Lo sviluppo e la deculturazione |
La
megamacchina. Ragione tecnoscientifica, ragione economica e mito del progresso |
La
sfida di Minerva. Razionalità occidentale e ragione mediterranea |
L'altra
Africa. Tra dono e mercato |
... |
Mentre il mondo intero sembra improvvisamente
accorgersi che c'è qualcos'altro oltre all'occidente e ai suoi
modelli, qualcuno si accorge che questi allarmi ai nuovi barbari
non sono altro che il riesplodere di mai risolte contraddizioni.
Così scrive Serge Latouche in uno dei passi illuminanti di
L'occidentalizzazione del mondo: "Lo sviluppo non è un modello
generalizzabile; si tratta piuttosto di uno strumento di
dominazione del mondo la cui dinamica complessa accresce
continuamente o crea di nuovo lacerazioni nell'infrastruttura,
nella misura in cui questa trae il suo senso esclusivamente dallo
spettacolare sistema di potere che l'accompagna. La crisi dello
sviluppo è necessariamente una crisi culturale".
Qualche dubbio, questo studio di Serge Latouche lo fa crescere, ma
non manca di ribadire vecchie certezze sui valori e sulle
fondamenta della cultura ("La cultura come complesso delle
rappresentazioni e dei simboli mediante i quali l'uomo dà senso
alla sua vita, alle sue esperienze concrete") che trova anche
una sorta di definizione ultima: "Il programma che costituisce
una cultura può essere visto come un sistema organizzato di
simboli (linguaggio, arte, miti, rituali) che permettono agli
uomini di stabilire rapporti significativi tra loro e con il loro
mondo, di trovare un senso nel loro ambiente e nella loro vita, e
quindi di stabilire un certo sentimento di sicurezza, sempre
fragile e minacciato di fronte al fuggire del tempo e alla
questione della morte".
Molto utile.