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Non aprite le finestre

Rosa Malnati, Bill Gates | Bevivino Editore

L'uomo più ricco del mondo, il responsabile degli affanni e delle nevrosi di milioni di persone, il principale responsabile della rivoluzione informatica, il mecenate sempre pronto a distribuire milioni di dollari, ma anche l'uomo d'affari spregiudicato, il potente nascosto dietro gli spessi occhiali da miope, il dominatore dei mercati dei software: Bill Gates viene ritratto da Rosa Malnati in una spicciola biografia nella fortuna collana I cattivi con grazia e ironia, ma anche centellinando tutti gli episodi, gli aneddoti e le storie della vita di uno dei più controversi protagonisti dei nostri tempi moderni. Si comincia dall'infanzia, quando Bill Gates scopre ben presto la sua vocazione per il computer ("Scrissi il mio primo programma di software all'età di tredici anni. Serviva per giocare a tris. Il computer che usavo era grosso, ingombrante, lento e assolutamente irresistibile") e si finisce con la più famosa azienda informatica del mondo, la Microsoft, e un patrimonio personale di cinquanta miliardi di dollari. Tra questi due estremi e una villa con "sette camere da letto, 24 bagni, sei cucine e sei caminetti" come è riportato con precisione nelle pagine finali, ci sono anche tutte le tracce che hanno portato Bill Gates e la Microsoft ad essere un'unica entità, molto efficace, ma come suggerisce l'ironia del titolo, non sempre altrettanto efficiente.

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