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L'animale morente
Philip Roth | Einaudi
Altri libri di Philip Roth: |
La macchia umana |
Ho sposato un comunista |
Lo scrittore fantasma |
Pastorale americana |
Il teatro di Sabbath |
Professore di desiderio |
... |
David Kepesh è un professore universitario che si
innamora perdutamente di una sua studentessa, di origini cubane,
la splendida Consuela Castillo e nella loro storia, nelle loro
vite, amore, sesso e morte s'intrecciano e si attorcigliano
svelandone tutta la fragilità.
Fin qui, è il classico Philip Roth, che si ripete un po'. Il sesso
è un argomento che ha già trattato nel dettaglio, sia rispetto a
tutte le possibili e immaginabili perversioni (Il teatro di
Sabbath), sia a legami che i luoghi comuni considererebbero
sconvenienti (La macchia umana). Sulla morte, invece,
scrive qui alcune pagine veramente magnifiche, ma c'è anche altro
in questo romanzo che sembra funzionare da ponte tra il suo
passato e un'imprevedibile futuro.
Quasi riprendendo i temi conflittuali di Pastorale Americana,
uno dei suoi capolavori, s'inventa, nel bel mezzo della storia,
una disgressione sugli ideali, sulle follie degli anni Sessanta
cercando, insieme ai suoi personaggi, di "osservare in che modo
si liberavano della buona educazione e scoprivano la propria
volgarità, ascoltare la loro musica, fumare insieme a loro e
ascoltare Janis Joplin, la loro Bessie Smith con la pelle bianca,
la loro urlatrice, la loro squallida e strafatta Judy Garland,
ascoltare insieme a loro Jimi Hendrix, il loro Charlie Parker
della chitarra, farsi con loro e sentire Hendrix che suonava la
chitarra a rovescio, capovolgendo ogni cosa".
Una vera e propria rivoluzione.
Anzi, di più.