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Sea Change
Beck | Geffen
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Su di lui si sono sprecati fiumi di inchiostro, definendolo addirittura il prototipo della moderno cantautore rock. Con la sua immagine dimessa, lo-fi si usa dire oggi, si è imposto come l'antitesi agli eccessi di molte rock stars, creando l'immagine di un menestrello del nuovo millennio, saldamente ancorato alle radici folk e country dei grandi padri della canzone americana, ma nello stesso tempo irriverente e dissacratore verso questi ultimi. In lui hanno sempre convissuto l'anima irrequieta, che lo ha portato ad incidere dischi sperimentali e modernissimi, in cui pop. rock, musica elettronica, hip-hop e psichedelia si fondevano in uno stile nuovo e stimolante, e quella più conservatrice del songwriter di estrazione classica. Sea Change sembra appartenere di diritto a questa seconda categoria, per via di una raccolta di ballate prettamente acustiche, malinconiche e tradizionali. In realtà è u nuovo scatto in avanti, o di lato se preferite, molto differente dal suo precedente episodio acustico, Mutations. Se in quel caso protagonisti erano ballate folk e radici blues, qui finiamo in territori assai più ricercati. Ballate umide, che rifanno il verso ad un autore di culto come Nick Drake, persino echi di West Coast, il Neil Young più nostalgico, partiture per archi ed un'impronta generale assai più elegante. Quello che resta invariato è il suo talento e la capacità di spiazzare ogni volta di più.