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Milk of the Moon
Greg Brown | Red House
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Attraverso una produzione che ha mantenuto livelli di qualità altissima, migliorando anzi con il passare degli anni, Greg Brown continua ad essere uno dei rappresentanti più credibili e purtroppo più ignorati della canzone d'autore americana: isolato tra le campagne del suo amato Iowa, incarna allo stesso tempo la figura del loner, del solitario songwriter di estrazione roots e quello del raffinato folk singer, che tanto andava di moda una trentin d'anni fa nel Village a New York. Milk of the Moon è il suo ennesimo piccolo capolavoro, anche se questa volta inciso senza l'ausilio del fido compagno di produzione Bo Ramsey, chitarrista di prima classe. I nuovi arrivati non fanno sentire la sua mancanza, anche perchè il fulcro di queste nuove dodici canzoni restano la voce cavernosa e sensualissima di Greg e le sue chitarre acustiche: si viaggia tra il profondo ed oscuro sud in Lull It By (solo banjo e voce, da brividi) ad un ispido folk-blues leggermente elettrficato, che resta il marchio di fabbrica dell'autore (Let Me Be Your Gigolo). Nel mezzo alcune ballate di un romanticismo infinito (basterebbe la stessa Milk of the Moon) ed il solito, infallibile Greg Brown, sempre uguale a se stesso, sempre ispirato.