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American IV
Johnny Cash | Lost Highway
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Quarto episodio di una saga che ha ridato nuova vita all'uomo in nero, ovvero Johnny cash, una delle ultime leggende viventi della musica americana. Dopo aver attraversato burrascosamente cinquant'anni di successi e delusioni, tra rock'n'roll (iniziò con Elvis), country e folk, The Man in Black ha conosciuto una seconda giovinezza grazie al connubio col produttore Rick Rubin, che ha riportato la musica di cash all'essenza della sua voce e di qualche parco strumento acustico di contorno. American IV: The Man Comes Around prosegue sulla scia dei precedenti capitoli, inaugurando il sodalizio con l'intraprendente etichetta discografica Lost Highway. Come sempre il repertorio si divide tra cover d'autore (spesso molto lontane dal suo stile, ma completamente piegate alla sua voce), brani tradizionali e qualche canzone a sua firma. Al centro rimane soprattutto la sua voce e poco altro: sembra uscire tutto dalla sua anima, anche quando si ha a che fare con canzoni scritte da Sting, Paul Simon o Depeche Mode (la splendida Personal Jesus). Non tutto riesce alla perfezione come in passato: i segni del tempo e delle malattie subite hanno minato alcune sfumature nell'interpretazione e la scelta del repertorio non è sempre accurata, ma resta un disco pieno di anima, popolato di ombre e spiriti, quelli della vecchia America.