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When I Was Cruel
Elvis Costello | Universal
Formalmente erano più di sei anni che Elvis Costello non publicava un disco solista con tutti le caratteristiche che ne hanno fatto uno degli autori più ecelettici e geniali degli ultimi vent'anni di rock'n'roll, dai tempi del discreto All This useless Beauty. In mezzo ci sono state molte altre distrazioni: le collaborazioni con Burt Bacharach, stimolanti quanto si vuole, ma spesso al limite dello stucchevole e qualche raccolta, giusto per tenere buoni i vecchi fans. When I was Cruel è il Costello che non avevamo smesso di amare: un disco carico ed ispiratissimo, a dimostrazione che la maturità di un artista può essere smarrita e ritrovata, sfornando piccoli capolavori, anche quando tutti ti danno come accomodato in una beata "vecchiaia". Costello è ancora qui con il suo scintillante pop-rock, i continui rimandi ai suoi amori giovanili, al rhythm'n'blues, il rock'n'roll ed arrangiamenti e sfumature che in pochi riescono a cogliere in uno studio di registrazione. Bentornato.