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Anima Blues
Eugenio Finardi | Edel
Scoperto il blues tramite i Rolling Stones, per Eugenio Finardi non c'è mai stato un amore altrettanto passionale anche se poi ha attraversato da protagonista trent'anni di storia della musica italiana. "Muddy Waters, Robert Johnson, John Lee Hooker mi toccarono l¹anima, le loro voci roche, grezze, il loro modo di suonare goffo e viscerale diedero voce ai miei tormenti come nessuna impeccabile esecuzione classica aveva saputo fare. Ho scoperto di avere il blues e di doverlo cantare" ha scritto a proposito della gestazione di Anima Blues. Un disco che è nato spontaneamente con la collaborazione di Massimo Martellotta (chitarre), Pippo Guarnera (tastiere), Vince Vallicelli (batteria) e naturalmente con lo stesso Eugenio Finardi alla chitarra, al basso, e alla voce e all'armonica, Anima Blues è un tributo intenso e torrido alle corde più spiritate dei blues. Finardi lo canta con un'espressività che, almeno in Italia, non sono in molti a possedere (ma, come dice lui, il blues non si canta, bisogna averlo) e gli strumenti, soprattutto le chitarre, s'intrecciano creando un sound scarno, viscerale, potente e ricco di suggestioni. Anche per questo Anima Blues è, ad oggi, uno dei più bei dischi pubblicati in Italia quest'anno. Sicuramente il più sincero.