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Belladonna
Daniel Lanois | Anti
La carriera di produttore e musicista di Daniel Lanois è stata un crescendo irresistibile e il suo nome è diventato la soluzione per molti dei capolavori degli ultimi vent'anni. Da Brian Eno a Peter Gabriel fino agli U2 la sua abilità consiste essenzialmente nel sapere sfruttare al meglio la sintesi tra le possibilità offerte dalla tecnologia (con ogni possibile novità usata a piene mani) e le vibrazioni delle performance dei musicisti. Non capita tutti i giorni che un personaggio che ha segnato gli ultimi vent'anni della storia del rock'n'roll pubblichi tre dischi contemporaneamente (o quasi): Daniel Lanois, infatti, oltre al recente Belladonna, ha rispolverato (finalmente) il suo debutto, Acadie, e ha messo a disposizione (soltanto sul suo website) Rockets, una raccolta di outtakes, brani dal vivo (compresa una bellissima versione di The Maker) e altre frattaglie. La novità più importante resta però Belladonna. Ispirato dai film di Federico Fellini nonché da alcuni suoi passaggi in Messico, Belladonna è un disco in cui Daniel Lanois riscopre le passioni primordiali legati ai suoni e alle canzoni, cercando più le suggestioni (ci sono molti brani strumentali) che gli effetti speciali, più l'atmosfera della canzone di successo. Per questo Belladona è uno disco strano, atipico e a suo modo affascinante. Un lungo viaggio attraverso la musica.