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Live at the Isle of Wight
The Who | Castle Communication
Agosto 1970, isola di Wight, uno dei posti dove il rock'n'roll ha trovato spesso uno o più punti di non ritorno: gli Who si (ri)presentano al festival in un momento culminante della loro lunga carriera. Con Tommy, hanno appena allargato gli orizzonti scenici e teatrali del rock'n'roll e Live At Leeds (uscito poco prima) li ha confermati come uno degli show più incandescenti di tutti i tempi. All'isola di Wight ci arrivano caricati e consci di essere partecipi del periodo più fertile che la storia del rock'n'roll abbia mai conosciuto. In un certo senso, Live At The Isle Of Wight Festival 1970 è un documento importante perché annuncia già un certo decadentismo estetico degli anni a venire sia nella concezione dello spettacolo (gli Who rappresentano quasi per intero Tommy) sia nell'evoluzione dei suoni (il finale di My Generation ricorda da vicino i Led Zeppellin) ma c'è ancora tutta la genuina carica emotiva degli ultimi anni Sessanta il che vuol dire grande, grandissimo rock'n'roll. Nel dettaglio: trenta brani, circa due ore di musica (per un doppio compact disc), un libretto a colori di una ventina di pagine e tanto, tantissimo rock'n'roll perché gli Who, oltre all'energia, all'istinto e alla ricerca sonora, avevano il grosso pregio dell'ironia e della follia che Live At The Isle Of Wight Festival 1970 riporta per intero