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The Orchard
Lizz Wright | Verve
Originaria della Georgia, Lizz Wright si è rivelata nel 2003 durante i tributi a Billie Holiday a Chicago e Los Angeles con una voce che non si dimentica tanto facilmente. Ha già inciso un paio di dischi, tra cui il buon Dreaming Wide Awake, ma è con The Orchard che farà parlare di sé. Intanto perché non è la solita ragazza con la chitarra a tracolla che scrive le canzoni, le canta, le produce, fa tutto da sola e rimane incastrata nella vita on the road di un disco dopo l'altro e una coffee house dopo l'altra. Non è nemmeno una starlet che tra una linea di moda, un'apparizione televisiva e la corsa al massacro del gossip quotidiano trova anche il modo e il tempo per incidere un disco che diventi l'ennesimo prodotto del suo personale e diversificato marketing. Lizz Wright è una cantante con una grande voce, un'idea di come avvicinarsi alla musica e ai musicisti, alle canzoni e all'interpretazione. C'è anche molta classe, nel sapere condividere certe scelte e nell'affrontarle, a partire dal confronto con il produttore di The Orchard, Craig Street. Attorno alla voce di Lizz Wright, Craig Street ha messo in piedi un curioso caravanserraglio con parti di Calexico, della Seeger Sessions Band più Patrick Warren, Larry Campbell, Chris Bruce e un'altra mezza dozzina di musicisti di qualità che si incastrano in un suono raffinato e nello stesso tempo piuttosto crudo e genuino.